Inner Mental Space, un'indagine sulla fotografia coloniale e sulla sua impronta duratura nella rappresentazione delle comunità indigene e sfruttate che rivela come queste tecnologie visive non fossero solo strumenti di documentazione, ma anche di dominio. Lo sguardo coloniale, fissato attraverso l'obiettivo, ha trasformato paesaggi e persone in oggetti di studio, rafforzando pregiudizi pseudo-scientifici che risuonano ancora oggi.
L’opera ci chiede di riconoscere come queste strutture visive continuino a operare ancora oggi, influenzando in modo subdolo il modo in cui le società percepiscono e gestiscono le differenze.
Inner Mental Space non è solo un’indagine sulla memoria, ma sulle infrastrutture della percezione – su ciò che è progettato per essere visibile e su ciò che è destinato a rimanere nascosto.
Inner Mental space
2025
Mix Media/Fotografia - Dittico - mixed media su carta Rosaspina montate su tavola di legno, incorniciate
55 x 40, cad.